Un compagno con Magacolon e clisteri ogni giorno?

Un compagno con Magacolon 

e clisteri ogni giorno? 

Quando,in prima elementare,sono stato in ospedale per appendicite,

in uno dei letti della stanza,il primo vicino alla porta,c'era "un ragazzo",

(allora io ero molto piccolo e lui mi sembrava più grande,

ma sarà stato al massimo "delle medie")

di cui si è detto poi :

"gli hanno trovato una centrale di tubi nella pancia"...

Col senno di poi,credo che fosse un modo usato dai medici (o dai genitori) 

per parlare ai profani del "Megacolon".

Ricordo che per qualche motivo,il "ragazzo" mi stava simpatico,
fin dal primo momento in cui l'ho visto entrando,

anche se poi non ci ho mai scambiato una parola.

Non posso dire "mi piaceva",ero molto piccolo,

ma ad esempio aveva un taglio di capelli che,per qualche motivo,"mi piaceva".

Purtroppo...
"era di GIU'..." e nè lui nè i genitori davano confidenza :
sua madre parlava con lui sempre a voce bassissima,quasi sussurrandogli nell'orecchio,
a differenza delle nostre madri che parlavano sempre ad alta voce,
addirittura da un letto all'altro quasi fosse un "mercato",
ed io non ho scambiato nemmeno una parola con lui.
Forse era a disagio perchè usava solo il suo dialetto e si esprimeva\capiva male l'italiano,
mi era stato detto qualcosa del genere :era la fine degli anni '70.

Inoltre...
lui era nel letto presso la porta...e io nel letto contro la parete della finestra...
"una distanza immensa"...
Ci separava un altro letto con un bimbo poco più grande di me,

molto chiacchierone e disinvolto,
"veterano dell'ospedale e soprattutto delle flebo",che invece...
non mi stava affatto simpatico...proprio la sua disinvoltura,mi metteva in imbarazzo...
perchè io invece NON ero affatto disinvolto...

viceversa...
ero molto spaventato da qualsiasi cosa,anche se mi sforzavo di non darlo a vedere...

Forse proprio per la paura,ero molto attento a ciò che succedeva intorno a me...
e notavo che,ogni mattina,alla stessa ora,

un'infermiera veniva a chiamare il primo ragazzo,quello "che mi piaceva",
e lui,con la madre,scompariva per molto tempo :
ora credo che gli facessero uno o più clisteri,ogni giorno,per la preparazione,
che,ora so,all'epoca veniva ancora effettuata privilegiando i clisteri ai purganti
(e penso a maggior ragione per bambini\prima adolescenza come eravamo).
Ma all'epoca ovviamente io non sapevo e non capivo assolutamente nulla 

di ciò che succedeva.

 

Però,se veramente gli facevano uno o più clisteri ogni giorno,

ciò poteva spiegare la sua chiusura :
il clistere è imbarazzante,e lo svuotamento intestinale che ne consegue 

non è sempre delicato (sempre meglio delle purghe però),
può essere molto sgradevole e lasciarti "svuotato" anche fisicamente,"svuotato di energie",
ci possono essere crampi,mal di pancia,

poi nel caso di un intestino con dilatazione e ristagno magari anche di più,
o magari anche NO,magari era molto sgradevole il primo giorno e non più i successivi,
quando il ristagno nell'intestino veniva sistematicamente svuotato.
In ogni caso,riceve clisteri ogni giorno,per un bambino\ragazzino non è una cosa piacevole e può spiegare la chiusura.

Poi un giorno si disse :
"gli hanno trovato una centrale di tubi nella pancia".
Anche io ero stato operato,di appendicite e tutti e due eravamo a letto :
ma nei tre giorni post-operatori io passavo molto tempo semiseduto,
appoggiato sulla schiena,e dopo il primo giorno facevo anche qualche passo,
mentre lui era sempre completamente sdraiato e muoveva appena un braccio.

Ai miei occhi appariva "molto malato",

ed in effetti probabilmente era molto sofferente
a causa delle tecniche dell'epoca.
Quando me ne sono andato,gli ho gettato uno sguardo,
avrei voluto salutarlo ma lui era immobile,non capivo se "addormentato" o "molto malato".
Ricordo invece che ci ha salutato sua madre,che un pò parlava con le altre.