Clisteri Alcoolici...
ultima moda degli studenti americani
Ecco un articolo che ne parla..
..in lingua originale è ricco di dettagli...
www.courierpress.com/news/2012/sep/...partner=popular
..loro lo chiamano 'butt-chugging' ...
Questa è al versione italiana...meno dettagliata..
www.ilgiornale.it/news/esteri/scopp...ici-842742.html
Questo è un articolo dove spiega come facciano...
www.gay.it/channel/attualit%C3%A0/3...-via-anale.html
sembra che usino un imbuto con un tubo ..grosso..
e mi par di capire che non usino particolare cura per il sedere dove lo ficcano..
Infatti il ragazzo ricoverato per grave intossicazione alcoolica aveva anche lesioni al'ano-retto..
Bhe io il bicchiere di vino o grappa..
lo preferisco per bocca..ma mi propongo come tecnico...
per somministrare clisteri agli studenti universitari 20 enni delle confraternite...
Un'occasione imperdibile questa nuova moda...
Riporto i due articoli in italiano
Finiscono in ospedale con gravi intossicazioni da alcol, ma questo non ferma il trend: un tubo collegato ad un imbuto introduce alcol per via rettale e assicura effetti veloci e molto più forti.
Gay.it - Butt chugging:
in Usa i giovani si ubriacano per via analeUno studente dell'Università del Tennessee è stato ricoverato per una grave intossicazione da alcol provocata da un cosiddetto "clistere di alcol", una vecchia pratica che sembra essere ritornata di moda tra i giovani statunitensi.
Come si intuisce dallo stesso nome, consiste nell'assumere alcol per via rettale invece che orale, con un tubo collegato ad un imbuto. In questo modo l'effetto dell'alcol è più immediato, intenso e duraturo. Spiegano i medici che essendo lgli intestini fatti per favorire l'assorbimento delle sostanze nutritive, introdurre alcol direttamente nel colon senza passare dai normali "filtri" attraversati dal cibo assunto oralmente, significa farlo assorbire al corpo e introdurlo nel sistema circolatorio molto più velocemente.
Un ragazzo, un ventenne appartenente alla confraternita Pi Kappa Alpha èa apparso ai medici subito "gravemente intossicato e cone videnti segni di violenza fisica e sessuale".
Una volta giunti nello stabile inc ui si era tenuto il party, le autorità hanno trovato molti ragazzi completamente ubriachi con "buste di cartoni di vino, alcuni vuoti e altri semi vuoti, sparsi in tutte le stanze".
Ma i rischi di questa pratica, che i giovani statunitensi chiamano "butt chugging", non sono solo limitati alla velocità con cui si assorbe l'alcol.
Secondo i medici, quando un ragazzo arriva in ospedale privo di sensi in seguito all'assunzione per via rettale di alcol, è difficile capire subito cosa sia successo e questo potrebbe ritardare l'inizio della corretta terapia.
Una pratica simile a butt chugging era in voga fino a poco tempo fa e consistenva nell'intingere assorbenti interni nella vodka e poi introdurli nel corpo per assorbire il superacolico senza farlo passare dallo stomaco. Ad utilizzare questo metodo sono sia le ragazze che i ragazzi i quali utilizzano i tamponi per via rettale. In termini di assorbimento dell'alcol, il principio è lo stesso del butt chugging e gli effetti sono del tutto simili.
Giornale.it
Scoppia tra i giovani americani la moda dei clisteri alcolici
L’allarme dopo una sbronza colossale tra i giovani dell’università del Tennessee terminata con il ricovero di ventenne all’ospedale. I liquori assunti per via rettale avrebbero un effetto più rapido e intenso perché dall’intestino passano direttamente al sangue
Enrico Silvestri - Mar, 02/10/2012 - 08:24
Il ricovero in ospedale di uno studente dell’università del Tennesse con una gravissima intossicazione alcolica, ha confermato la voci di una nuova moda che si sta diffondendo tra i ragazzi americani: l’assunzione di bevande attraverso un banale clistere. A parte la credenza, per altro errata, che non determini il classico «alito vinoso» con cui farsi scoprire, la pratica renderebbe assai più forte l’effetto anche con dosi minime di liquore.
La scandalo è scoppiato qualche giorno fa presso la University of Tennessee e sta provocando molto scalpore nell’intero Paese per le gravi conseguenze che potrebbe portare. L’ateneo, chiamato anche Tennessee-Knoxville, fu fondato appunto a Knoxville, terza città dello stato, nel 1794 e conta attualmente circa 28.000 studenti provenienti da più di cento nazioni. Quasi tutti, come è tradizione nelle università americani, appartengono a qualche «confraternita», come la Pi Kappa Alpha a cui erano iscritti i 12 ragazzi trovati completamente ubriachi sabato scorso dopo una festa. Uno di loro, uno studente di 20 anni, era in condizioni talmente preoccupanti da determinare un immediato ricovero ospedaliero. I livelli del sangue erano infatti cinque volte superiori al massimo consentito per guidare. La direzione dell’università ha subito sospeso le attività della Pi Kappa Alpha, chiuso la sede della confraternità dove era stata organizzata la festa e deciso di rivedere i propri programmi educativi in materia di consumo di alcol.
Quello che però ha destato maggiore preoccupazione è stata la scoperta che i ragazzi non ha bevuto, bensì assunto le bevande per via rettale, cioè con un clistere. Una pratica che provocherebbe un effetto immediato e soprattutto molto intenso anche con basse dosi di liquore perché, arrivando direttamente all’intestino, passerebbe poi più rapidamente e intensamente al sangue. Il ragazzo ha negato tutto ma le «prove» trovate nella sede della confraternita sarebbero inopugnabili. Anche perché non è la prima volta che si ipotizza l’assunzione di sostanze alcoliche in maniera «alternativa». Tempo fa sempre negli Stati Uniti si è parlato a lungo di un gruppo di ragazzini e ragazzine che usavano infilarsi tamponi imbevuti di vodka.
In ogni caso non si tratta certo di una novità assoluta, bensì un sistema conosciuto fin dai tempi più antichi in particolare nell’America Latina. Gli studiosi infatti hanno scoperto numerosi indizi archeologici ed etnografici sull’usanza, per altro ancora comune presso diverse tribù indigene, di introdurre medicine o sostanze inebrianti per via rettale, utilizzando siringhe in ceramica, osso o altro materiale. Nei riti di iniziazione dei Mura del Brasile, dopo aver inflitto una pesante flagellazione, ai neofiti viene somministrato un clistere di paricá o anadenanthera, piante allucinogene molto diffuse in Sudamerica. Gli indios usavano la paricá soprattutto durante le feste e in quelle occasioni un buon ospite avrebbe distribuito «cannucce» ai suoi invitati. Cannucce che molti indios erano soliti portare sempre con se nel caso vogliano assumere la sostanza. E sempre in Brasile i cacciatori catawishi erano soliti usare clisteri di paricá prima delle battute di caccia, per acuire la visione e lo stato di allerta, somministrandola persino ai loro cani. Come dire: nulla di nuovo sotto il sole.
Ciao a tutti è la prima volta che vi vedo, mi ha colpito il, direi, poco interesse per i clisteri alcolici, io li pratico ormai da anni e mi soddisfano pienamente, i primi tempi qualche problema lo ho avuto utilizzavo liquidi eccessivamente alcolici che mi provocavano spesso dolori anche per più giorni, adesso solamente vino 300/500 grammi, mi danno uno una sensazione di leggerezza e ubriachezza crescente piacevolissima, a seconda della situazione può essere eccitazione, stravolgimento o comunque benessere.
RispondiEliminaMi fa molto piacere il tuo intervento e mi fa piacere che tu riesca a trovare soddisfazione da questa pratica,anche se con un fine molto diverso da quelli tipici degli estimatori dei clisteri,che sono creare piacere sessuale mediante stimolazione anale dovuta anche allo stimolo ad evacuare creato dal clistere.
RispondiEliminaTuttavia mi sento di sconsigliare il clistere con liquidi alcoolici agli inesperti e a chi non è particolarmente avvezzo al'alcool.
Sappiamo tutti che:
-non è facile regolarsi con l'alcool nemmeno assumendolo per bocca.
-quantità di alcool anche modeste possono dare malessere a chi non è avvezzo.
Quindi,una piccola riflessione sorge spontanea:
-il vino,la birra o la grappa,me la gusto "per bocca" e con moderazione...
-se voglio godermi un clistere,ci sono alcuni parametri che lo rendono gradevole e che mal si conciliano con la sostanza alcoolica,in primis la quantità di liquido da somministrare che,se si vuole giocare,varia da 0,5 a 1-2 litri,magari ripetuti o siomministrati con lentezza,per prolungare le sensazioni.
Di solito con clistere l'obietivo è creare sensazioni a livello anale e rettale,compreso lo stimolo trattenuto e quindi ci vorrebbe anche una certa lucidità per apprezzarle,altrimenti è una purag qualunque...
Poi,nel mio caso,il clistere è strettamente legato a sostanze "storiche" di cui ho sentito parlare nell'adolescenza,agli albori della mia passione e che hanno poi formato il mio immaginario erotico:
-la camomilla per i clisteri "casalinghi"...e per un certo periodo (diciamo seconda media) ogni volta che mi capitava di bere una camonilla prima di andare a dormire,mi si irrigidiva il pisello sotto al pigiama...pensando che avrebbe potuto entrare nel sedere con una peretta...
-l'acqua saponata o comunque schiumosa,dei clisteri che sembra praticassero in ospedale prima di ogni banale intervento,a sentire i racconti di chi aveva tolto ad esempio un'appendicite "ti esce la schiuma dal culo...riempi il WC di schiuma..."
-Ultimamente nel mio immaginairo erotico c'è anche una sacca trasparente e ben piena d'acqua semplice(ad esempio una sacca per urine "adattata"):
in tal caso,per determinare stimolo efficace,oltre alla quantità di liquido deve essere appena tiepido (o un pò caldo se è tanto e si prevede una somministrazione lenta,perchè in tal caso si raffredda).
Inoltre si ricordi sempre di aggiungere 1-2 cucchiaini di sale per litro all'acqua,per evitare eccessivo assorbimento.