Un ricordo adolescenziale : il “CRISTERE…!” di Nadia

 

Un ricordo adolescenziale :

il “CRISTERE…!” di Nadia

 

Un pomeriggio di fine estate in cortile…


Io ero un ragazzino,se non ricordo male avevo da poco finito la prima o seconda media, 
ed era un tardo pomeriggio le 18 circa,di un giorno verso la fine di Agosto. 
Nadia una ragazzina più grande di me di un anno,molto birichina... 
 
Quel giorno,mentre giocavamo in cortile con mia sorella e forse un altro compagno, 
iniziamo a parlare di un argomento che in breve diventa per me molto interessante…

Siamo tutti in piedi in prossimità dei muretti di uno scivolo di accesso ai box : 
spesso ci sedevamo a parlare su quei muretti. 
Ora non ricordo come la cosa cominciò… 
forse sono stato proprio io a proporre di giocare “a dottore” 
e fare “il CRISTERE,le punture e le supposte”… 
Spesso io tentavo il colpo,ma solo raramente si arrivava al gioco simulato… 
Ovviamente nulla di vero,niente nudo né cose oscene…

Ma penso che più verosimilmente siamo andati sull’argomento : 
“ospedale-operazioni-appendicite”… 
Fatto sta che Nadia inizia a parlare di quando è stata nell’ospedale cittadino per appendicite… 
E,col suo sorriso birichino e compiaciuto ,senza ombra di imbarazzo né di ricordi tragici… 
cita un ricordo…come se l’avesse “particolarmente toccata”…nel sedere… 
“OOH…!Il CRISTERE….!IL CRISTERE…!”

Al solo sentirlo nominare…in particolare da lei…io provo una forte emozione… 
Non mi si irrigidisce il pisello perché sono in pubblico e sono disorientato dall’emozione, 
col cuore che mi batte all’impazzata…non avrei mai creduto che potesse parlane… 
anche se forse speravo che lo facesse,quando è iniziato l’argomento… 
Quasi non credo alle mie orecchie… 
Trattengo il fiato in attesa di sentire il seguito…

“Mi hanno fatto il CRISTERE…di acqua e sapone… 
Dopo che te l’hanno fatto senti tutta la pancia che ti brucia fino allo stomaco… 
E devi subito andare in bagno… 
“Nadia,non ti ho mai vista correre così forte come dopo che ti ho fatto il CRISTERE”… 
Mi ha detto l’infermiera quando sono tornata dal bagno…”

Io,in preda ad una forte emozione che mi toglie il fiato e quasi mi paralizza, 
ma anche ad un’ancor più forte curiosità di sapere tutti i particolari,domando : 
“Ma come facevi a sapere che era acqua e sapone…?”

Lo domando come se fosse normale chiederlo,spinto dalla curiosità, 
senza sentire né sfacciataggine,nè imbarazzo :

Lei,sempre senza alcun imbarazzo e col suo sorriso birichino e divertito risponde : 
“Era schiuma…”

E accompagna con uno strofinio delle dita ad indicare la schiuma… 
“Quando vai in bagno ti esce la schiuma…c’era il WC pieno di schiuma…”

Anche se NON LO DETTO…era chiaro che… 
” LA SCHIUMA TI ESCE DAL SEDERE…quando vai in bagno …”

Il riferimento diretto a “ciò che usciva dal suo sedere”… 
mi ha provocato un’altra forte emozione,da mozzarmi il fiato… 
Ma dentro di me bruciavo dalla curiosità di sapere altri particolari… 
Ma ora…non sapevo nemmeno io cosa chiedere e soprattuto COME chiedere…. 
L’imbarazzo e l’educazione ricevuta ora hanno preso il sopravvento sulla curiosità… 
Non ho avuto il coraggio di fare altre domande…mi vergognavo… 
Temevo i sentirmi dire,come era tipico all’epoca : 
“Non devi chiedere queste cose sporche…!VERGOGNATI…!”

In realtà essendo Nadia un po' più gande e molto birichina… 
percepivo che avrei potuto “osare”e chiedere qualche altro particolare, 
visto che aveva iniziato LEI per prima a parlarne… 
spesso parlava di “cose sporche”…del pisello…dei peli…dei testicoli… 
Ma io ero ormai troppo imbarazzato e confuso sul da farsi… 
anche se birichina,Nadia poteva sempre cambiare idea e umore,come spesso succedeva, 
e far valere la sua “maggiore età” per rimproverarmi… 
o magari poteva poi raccontare qualcosa alla madre… se la mia “impertinenza” la infastidiva… 
magari anche mia madre avrebbe potuto sapere… 
che avevo fatto domande “sporche”…con particolare curiosità ed insistenza…

Nel mentre che riflettevo su questi timori…come spesso succede…
Nadia chiude l’argomento,proseguendo immediatamente con altro…o forse ci ha anche lasciati…
Visti i timori che mi facevano esitare,io non trovo il coraggio di ritornare sull’argomento,
chiedendo altri particolari come avrei tanto voluto fare…
Purtroppo non ci sarà mai più occasione di riaprirlo…

Non ho più avuto occasione di parlare con Nadia di queste cose…
del “CRISTERE…!” nel suo sedere….
E di sentire tutti quei particolari che mi incuriosivano…
e mi facevano diventare il pisello rigido…
rigido come i bastoni con cui giocavamo…
In particolare,mi è rimasta la curiosità sul dettaglio “dell’acqua e sapone”…”della schiuma”…
L’unica quasi-certezza è rimasta che…”usciva dal suo sedere”…

In realtà…il sedere di Nadia un po' lo conoscevo…
Solo dall’esterno però…giusto l’odore che emanavano i vestiti che lo ricoprivano… 
Ogni tanto infatti “giocavamo a dottore”…
sdraiati a turno proprio sul muretto dello scivolo dei box…all’aperto,niente di osceno…
io quando fingevo di “fare la puntura” o di “mettere la suposta” o di “fare il CRISTERE”,
mi avvicinavo col viso al suo sedere,fingendo di “dover vedere bene il buchino”,
anche se c’erano i vestiti,e ne sentivo gli odori caratteristici che esalavano dai
leggeri vestiti estivi,spesso impegnati di sudore e di odori…

Forse ho intravisto da sotto la gonna le mutandine aderenti alle forme rotondeggianti 
del suo sedere...o forse lei stessa in qualche occasione ha rialzato la gonna sul dietro,
mostrando il sedere per un attimo,per scherzo,sempre con le mutandine…

Sicuramente,quando ha parlato del “CRISTERE…!”,
immaginavo un po' come sarebbe stato vedere il suo sedere nudo,con lei a carponi sul lettino…
e infilargli la peretta nel buchino…per fargli “il CRISTERE…”
e fargli fare la schiuma dal suo bel sedere…in bagno…
 
 Nel proseguimento dei giochi di quel pomeriggio e soprattutto nelle mie riflessioni successive…Ripensavo e immaginavo tutti quei particolari che avrei voluto conoscere con esattezza… 
“Il CRISTERE gliel’hanno fatto con la peretta…?! 
 
nella stanzetta col lettino bianco,gli strumenti,le piastrelline bianche sul muro… 
In ginocchio sul lettino,,appoggiata coi gomiti,con giù le mutane e i pantaloni del pigiama 
e il sedere nudo per aria… 
Come quando si mettono le supposte per la febbre… 
solo lei e l’infermiera che le faceva il CRISTERE…NEL SEDERE… 
un’infermiera un po' robusta,un po' severa,ma anche gentile,di mezza età…”

“E la schiuma…?! L’ha vista davvero uscire dal sedere…?!O l’ha vista prima…?!

 
O ha visto che riempivano la peretta da un contenitore e ha visto la schiuma…?! 
Magari le hanno fatto il CRISTERE con una boccia tipo flebo e ha visto la schiuma… 
Il CRISTERE con la boccia di vetro e il tubetto che entrava nel sedere…”
All’epoca per me il “CRISTERE” si faceva solo con la peretta...con la peretta di gomma…  
in ginocchio,a carponi,col sedere nudo bene in vista e la testa abbassata sul cuscino… 
come quando mi mettevano nel sedere le supposte per la febbre… 
anche 3 supposte al giorno,per vari giorni,fino ad un giorno dopo la scomparsa della febbre…con le scorregge frequenti,prolungate,puzzolenti,rumorose per le supposte sciolte che 
sbrodolavano dal sedere sporcando le mutande,il pigiama,a volte anche maglietta e lenzuolo…. 
E ovviamente la stessa cosa immaginavo succedesse nel sedere di Nadia…

Ricordavo però anche qualche “fotogramma” di quando io stesso,a 6-7 anni, 
sono stato in ospedale per appendicite,cercavo di immaginarmi la scena…
A me non hanno fatto nessun clistere,ero molto piccolo e la mia appendicite molto acuta 
“mi toccavano il meno possibile”.

Ma i ragazzi “delle medie” con cui giocavo a bigliardino o fare i puzzle che portava mia madre,
il giorno prima dell’intervento sono stati tutti chiamati per …“IL CLISTERE…!”
Io non ho visto nulla tranne che si allontanavano lungo il corridoio,
ed anche io ero fermo sulla porta della “sala giochi”,all’inizio del corridoio,
ad aspettare il mio turno per… “IL CLISTERE…!”
con legittimo timore ed imbarazzo…dopo che mi hanno spiegato che “IL CLISTERE…!”
è “Ti fanno la peretta nel sedere…per farti andare in bagno…anche se sei già andato…”
ma alla fine…“il mio turno” poi non è mai arrivato…

Ho fin da subito immaginato quindi che “IL CLISTERE…!” si facesse nella “saletta”,
dove avevano fatto il prelievo a tutti al momento dell’ingresso in ospedale :
una porta che si apriva a lato di un lungo corridoio dove tutti eravano in fila in attesa,
una saletta con le pareti piastrellate di bianco,un lettino da visita contro la parete,
armadietto a vetri,carrello,lavandino e strumenti…
Ovunque,lenzuolini bianchi o verdazzurro.
 

Riflessioni successive…


Riguardo al racconto di Nadia,col senno di poi ho riflettuto su alcuni particolari.
Intanto sul fatto che ne parlasse col suo sorriso birichino,quasi fosse stato “un gioco a dottore”…
Da cui ho dedotto che non doveva essere stato “nulla di tragico”…

Nonostante la descrizione che poteva sembrare un po' cruenta :
“Mi hanno fatto il CRISTERE…con l’acqua e sapone…
Dopo che te l’hanno fatto senti tutta la pancia che ti brucia fino allo stomaco…
E ti viene subito voglia di andare in bagno…
“Nadia,non ti ho mai vista correre così forte come dopo che ti ho fatto il CRISTERE”…
“Quando vai in bagno ti esce la schiuma dal culo…c’è il WC pieno di schiuma…”

Insomma, “tutta la pancia che ti brucia fino allo stomaco” e la “corsa in bagno”
suscitano in Nadia risolini divertiti e quindi non parevano aver lasciato ricordi “tragici”.

Da cui deduco che “IL CRISTERE” sia stato eseguito e gestito nel migliore dei modi.
Ed anche soluzione schiumosa “tutta la pancia che ti brucia fino allo stomaco” …
Non doveva essere nulla di tragico…

E visto che il clistere si faceva evidentemente in
“sala visite” o “sala medicazione” o “stanza degli infermieri”,
e dopo il paziente doveva rialzarsi,rialzare mutande e calzoni del pigiama e…
raggiungere il bagno più vicino nel corridoio…
con la “schiuma nel sedere e nella pancia”…
“Dopo che te l’hanno fatto senti tutta la pancia che ti brucia fino allo stomaco…
E ti viene subito voglia di andare in bagno…
“Nadia,non ti ho mai vista correre così forte come dopo che ti ho fatto il CRISTERE”…

Deduco che lo stimolo non fosse comunque eccessivo,
altrimenti non avrebbe potuto essere la routine di uscire per andare al bagno,
ed invece era proprio la routine,anche se direi discutibile e “rischiosa” :
poteva comunque capitare qualcuno sensibile che non riusciva a trattenersi
e diventava un grande disagio sia per lui che sporcava i calzoni del pigiama,
e doveva averceli di ricambio,e sia per chi doveva pulire per terra.

Inoltre deduco che NON ci fosse il “trattenimento di 15 minuti circa”…
Bastava già il fatto di alzarsi e dover raggiungere il bagno in corridoio…

Riguardo al dettaglio del “CRISTERE di acqua e sapone”,
come ho detto,l’unica certezza è che…
la schiuma usciva dal sedere di Nadia…
Non credo che abbia visto il riempimento della peretta con soluzione schiumosa,
e non credo che sia stato usato un enteroclisma dove lei abbia visto la soluzione schiumosa.


Non penso nemmeno che fosse sapone,perchè il sapone neutro fa pochissima schiuma,
sicuramente non tante che “Ti esce dal culo…il WC è pieno di schiuma…”
in tal caso penso che fosse già allora Sodio Lauriletere Solfato,
tesioattivo ma meno pericoloso del sapone,e più facile da dosare,s
e non già disponibile in monodose per un litro o anche frazioni.

Però se Nadia ne ha parlato coi genitori e magari ha accennato a
“Quando vai in bagno ti esce la schiuma dal culo…c’è il WC pieno di schiuma…”
sicuramente hanno detto "acqua e sapone"
Lo stesso se ha chiesto qualcosa all'infermiera “prima di fare il CRISTERE”…
O magari Nadia è stata avvisata dall’infermiera :
“Devi fare il CRISTERE… !Devi fare il CRISTERE di acqua e sapone…!”
Sicuramente non le avrebbe mai detto “Sodio Lauriletere Solfato”…

1 commento:

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