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Questo è un racconto di fantasia
NON intendo ironizzare sulle
sofferenze di nessuno
nè incoraggiare comportamenti
violenti
o lesivi della persona e della
sua dignità.
Tre Ragazzi…..Tre Clisteri…
Prefazione
Questo racconto è ispirato ad una vicenda realmente
accaduta,
di cui purtroppo non posso dare riferimenti precisi perché ha
avuto risvolti drammatici,anche se non direttamente per i tre ragazzi.
Si trattava appunto di tre ragazzi ricoverati in un vecchio
ma efficiente ospedale,
vari decenni fa,quando c’erano ancora enteroclismi di vetro
con telaio in latta,
siringhe di vetro con aghi non esattamente indolori,e tanta
scienza in meno di oggi.
Però,la mancanza di scienza era in parte sopperita dalla
coscienza ed efficienza degli
operatori sanitari,che svolgevano il loro lavoro con vera
passione,
facendo l’impossibile per limitare disagi e sofferenze.
I tre ragazzi,coetanei e provenienti da città diverse della
zona,
nella realtà saranno operati per l’appendicite lo stesso
giorno,
e sembra che si trovassero nella stessa stanza,anche se
dalla cronaca non è certo.
Questo mi porta a pensare che siano stati ricoverati lo
stesso giorno
e nella stessa
stanza,quasi che gli amministratori abbiano voluto consentire loro
di potersi fare
compagnia e limitare il disagio del ricovero :
“mal comune,mezzo gaudio” era il vecchio detto…
Forse questo è un esempio di quella coscienza ed efficienza
d’altri tempi,
che aveva un occhio per il lato umano quasi a sopperire i limiti
della scienza,
Seguiranno poi vicende drammatiche,indipendenti dalla buona
o mala-sanità,
da cui fortuitamente si salveranno e su cui non mi permetto
di ironizzare.
Io mi fermerò al giorno prima del loro intervento :
quando,dovendo tutti e tre essere operati l’indomani,saranno
stati sottoposti,tutti e tre,
alla preparazione di rito….
Che prevedeva,vista l’epoca l’immancabile clistere da un
litro di acqua calda e saponata…
Anzi…tre ragazzi….tre clisteri…..
Come ho già detto,ho vissuto un esperienza analoga.
Quando ero molto piccolo,sono stato operato per appendicite
acuta.
Però…senza clistere….ero piccolo e la mia appendicite molto
acuta…
Ma,nella camera a fianco alla mia c’erano TRE ragazzi
“grandi”,”delle medie”.
Erano giusto TRE ragazzi,tutti e TRE per appendicite,poi operati
lo stesso giorno
e penso ricoverati insieme appunto perché “si facessero
compagnia”.
Penso che fosse proprio “un’usanza”,per tentare di alleviare
il disagio del ricovero.
Poi teniamo conto che la natalità era più alta ed anche…
l’incidenza dell’appendicite….(è reale…c’è stata una “crisi” anche lì…).
DI SICURO C’è CHE…. “I TRE DELLA STANZA ACCANTO”…
FURONO CHIAMATI,L’UNO DOPO L’ALTRO…“VIENI A FARE IL
CLISTERE”….
E tornando…si fiondavano svelti,svelti nei bagni comuni…
Io ero molto piccolo,e non capivo molto,avevo paura che
toccasse anche a me…
Invece più in là,questo episodio è diventato parte delle mie
fantasie erotiche…
Come al solito…l’età dei protagonisti (comunque giovani) è a
vostra scelta….
Claudio… “Mi ha fatto il clistere ! Devo andare in bagno !”
Simone è sulla porta della camera e guarda il corridoio,
verso la
sala visite,dove è entrato Claudio,chiamato dall’infermiera.
Lo vede uscire dopo un quarto d’ora,
riassettandosi i calzoni del
pigiama :
“Sarà che glieli hanno fatti
calare!ma per fargli cosa?!”
Pensa Simone con un poco di apprensione.
Claudio ha una strana espressione in volto,
come se trattenesse il fiato e si comprime la pancia con le mani,
allungando il passo man mano che cammina.
Lo guardo,lui mi passa vicino,quasi mi sfiora barcollando,ma
non mi dice nulla,
non mi guarda nemmeno,come se io non esistessi,
allunga il passo con le mani sulla
pancia
e va dritto verso i bagni comuni,vicini
alla nostra stanza.
Lo raggiungo:
“Claudio,cosa è successo?!”
“Mi ha fatto il clistere ! Devo andare in
bagno !”
Mi risponde senza guardarmi, e mi scansa aprendo la porta
dei bagni :
la sua fronte è corrugata,sul suo viso un’espressione
indefinibile,tra sforzo,sofferenza,imbarazzo,
le sue mani premute sulla pancia hanno sollevato la maglia
del pigiama e la maglietta e si vede una striscia di pancia nuda.
Apre la porta dei bagni e si
precipita in un gabinetto.
Resto impietrito,forse terrorizzato,non so descrivere il mio
stato d’animo :
mentre Claudio entra nei bagni gli guardo istintivamente il
culo,coperto dal pigiama,
poi entro anche io nei bagni e mi fermo davanti alla porta
del gabinetto di Claudio.
In quel momento non penso che questo gesto possa essere maleducato
e disgustoso,
non sento nemmeno più l’odore pungente di disinfettante dei
cessi dell’ospedale :
voglio solo capire cosa è successo al mio compagno di
stanza,che potrebbe toccare anche a me..
Lo confesso…in quel momento ero più egoista che
altruista….mi preoccupavo del MIO culo..
Sapendo benissimo,anche se solo per sentito dire,cosa era il
clistere….
Beh…. Di li a poco…. Avrei sentito
ben altro che i pettegolezzi…
Avrei sentito i rumori originali
direttamente dalla fonte….
la pancia...e il culo… del mio
compagno.
Dalla porta del bagno arrivano rumori inconfondibili,che in
parte mi immaginavo,
sapendo cosa era il clistere….ma non avevo mai sentito i
suoi effetti dal vivo....
Dapprima un lungo scroscio d’acqua…
l’acqua del clistere che usciva dal
culo del mio compagno….
uno scroscio che sembra
interminabile!
”Ma quanta gliene hanno messa nel
culo?Non finisce più!”
Durante lo scoscio,sento tonfi nel WC…
“Sono gli stronzi che vengono fuori”
penso fra me…
Una pausa…
Claudio emette profondi sospiri ed ansima per lo sforzo.
Poi una forte scarica di diarrea si
rovescia nel WC.
Un'altra pausa,ancora profondi sospiri,
Claudio ansima palesemente affaticato per lo sforzo.
Forti e prolungate scorregge
rintronano nel WC,
miste a spruzzi liquidi e gorgoglii di bolle,
come di schiuma che gli esce dal buco
del culo…
Avevo sentito parlare di clisteri di acqua e sapone
e di liquidi schiumosi,con la schiuma che ti esce dal culo e
riempi il WC….
che sia davvero così…?!
rabbrividisco e stringo istintivamente il culo sudato nei
calzoni del pigiama…
Ancora pausa,ancora l’ansimare di Claudio dietro la porta.
Ancora diarrea,una scarica più
forte e prolungata della prima :
è proprio diarrea ,“pesante”,
non più lo scroscio d’acqua del
clistere.
Il mio compagno si sta svuotando
glI intestini
e li sta e rovesciando nel WC.
Sono paralizzato davanti alla porta
del WC,
scioccato dai rumori intestinali di
Claudio :
non avevo mai sentito altro che i miei rumori intestinali.
Si,capita che qualche compagno scorreggia rumorosamente per
scherzo.
Ma Claudio si sta svuotando gli
intestini
in questo cesso,qui,di fronte a me,
con una diarrea
terribile,interminabile…
La cosa ora mi disgusta,e comincia anche a sentirsi la puzza uscire da dietro la
porta,
esco dai bagni con gli occhi sbarrati e lo sguardo perso,
ho ancora nelle orecchie tutti i rumori :
lo scroscio liquido,i tonfi DEGLI STRONZI,
le scorregge e la diarrea di Claudio.
le scorregge e la diarrea di Claudio.
E quel che mi terrorizza è la quasi certezza che
potrebbe toccarmi anche a me,e di
li a poco.
In corridoio,a metà strada dei pochi metri che separano
l’ingresso della nostra camera dall’ingresso dei bagni,mi volto ancora verso la
porta dei bagni,
ripensando a Claudio seduto sul WC
con la sua diarrea..
L’ho appena lasciato,per disgusto,ma vorrei già tornare da
lui,
anche se non posso in alcun modo essergli d’aiuto.
Una voce mi richiama INVECE alla dura (o...liquida…)
realtà…
E’ la voce dell’infermiera :
“Simone,cercavo, proprio te,VIENI
SUBITO IN SALA VISITE”
Simone….”cioè…IO…me stesso medesimo…”
Una voce mi richiama alla dura
(o...liquida…) realtà…
E’ la voce dell’infermiera :
“Simone,cercavo, proprio te,VIENI
SUBITO IN SALA VISITE”
Questo comando mi rintrona nelle orecchie come una condanna
Ho ancora gli occhi sbarrati e lo sguardo perso,
ho ancora nelle orecchie la diarrea di Claudio...
Penso subito:
“adesso mi fanno il clistere anche
a me…
Mi mettono anche a me tutta quel’ acqua
nel culo…
Anch’o avrò tutta quella diarrea…Oddio…io
scappo..!”
Vorrei davvero scappare,mi volto un attimo verso la porta
dei bagni :
vorrei precipitarmi davanti alla porta di Claudio,bussare
con forza e chiedergli
se fa male alla pancia.
Sto quasi per farlo ma sarebbe una grandissima cazzata,
Claudio sarebbe troppo a disagio e non potrebbe
rispondermi,nemmeno se gli dicessi
“Mi fanno il clistere anche a me…AIUTO!!”
E poi l’infermiera mi sta aspettando sulla porta della sala
visite,
forse ha capito che vorrei scappare..
Mi avvicino come un automa senza alcuna reazione.
A parte il mio culo,che si stringe istintivamente come una
morsa mentre cammino,
unico briciolo di resistenza alla “violazione” che si
prospetta :
forse col pigiama si vede pure che cammino col culo stretto.
Di questo mi vergogno,sarebbe come fare capire a tutti che
sto per
farmelo mettere dentro,e non voglio,quindi a fatica riesco a
darmi un contegno
,anche se in realtà non c’è nessuno in corridoio.
Nessuno,a parte Riccardo,il nostro terzo compagno di stanza,
che si è affacciato a guardare e ora sta andando anche lui
verso il bagno.
Era sdraiato beatamente sul letto,fregandosene di ciò che
poteva succedergli
in ospedale,ma avrà
visto Claudio andare velocemente in bagno
,poi me tornare con una faccia come avessi visto un
fantasma..
Ora anche il richiamo dell’infermiera che,dopo Claudio
chiama anche me in sala visite e…finalmente…Riccardo ha mosso il culetto dal
letto…
“Bhe….se le cose vanno come penso…
dopo il mio culo….sarà di turno
anche il suo…
Visto che siamo qui tutti e tre per la stessa appendicite.”
Sono terrorizzato da ciò che potrebbe succedermi,ma per un
instante ho questa piccola cattiveria,
godo e tiro il fiato un attimo al pensiero che qualcun altro
patisca le mie stesse pene dopo di me.
“Ma che mi succede?Ma sono normale?E poi chi mi dice che mi
fanno il clistere anche a me…?”
Bhe….su questo penso che potrei “scommetterci il culo”....
sono sicuro che quando tornerò da qui correrò in un bagno
con la diarrea….
Anzi…. con la pancia piena d’acqua….stando ai rumori di
Claudio..
E di acqua…messa dentro infilandola dal buco del culo…
Spero solo di fare in tempo a infilarmi in un bagno pulito…
ed evitare quello che ha usato Claudio….e’ un mio compagno e
gli voglio bene….
Ma ci si è svuotato l’intestino…sai che schifo…
Beh…come se io ci dovessi fare altro…
Cercando di stringere il culo il meno possibile entro nella
sala visite.
L’infermiera mi fa cenno di avvicinarmi al lettino.
Accanto al lettino,c’è un sostegno
di acciaio,
con appeso un vaso di vetro con
telaio di latta azzurra,
pieno a metà di liquido
lattiginoso,con la
superficie
completamente ricoperta di spessa
schiuma bianca.
Dal vetro pulito la schiuma spessa
e bianca si vede benissimo.
“Ecco,mi fanno il clistere anche a me…
tutta quelle roba schiumosa in pancia”
“E me la mettono in pancia dal
buco del culo”
Istintivamente guardo il lungo tubo
di gomma rosso-arancio
che termina in un rubinettino nero
con un ugello nero,conico,
sottile,lungo meno di un dito,con la punta ben arrotondata.
Capisco subito che è quello che mi
infileranno su per il culo…
“Beh…almeno ha la punta bella rotonda…”
Sono sicuro che non mi farà male,
ma mi scoccia e mi vergogno che me
lo mettano nel culo.
Anche se in realtà sono più
preoccupato del mal di pancia DOPO,
avendo sentito i rumori intestinali
e la diarrea di Claudio.
Però ripenso a quando l’ho visto uscire da qui e dirigersi
verso i bagni:
aveva la fronte corrugata e l’espressione di chi sta
trattenendo il fiato e sforzandosi,
ma nessuna espressione di dolore.
Camminava velocemente allungando il passo,ma non correva
all’impazzata.
E mi ha pure risposto quando l’ho chiamato mentre stava
entrando veloce nei bagni.
Vuol dire che non è poi così terribile…speriamo…!!
Quello li nel boccione sarà….
“il litro di acqua e sapone calda” che mi
hanno detto…..
Nuovamente le mie riflessioni sono interrotte dalla voce
dell’infermiera
che mi riporta alla realtà “nuda e cruda”è proprio il caso
di dirlo.. :
“Abbassati i calzoni e le mutande
fino alle ginocchia,
sali sul lettino e sdraiati sul fianco
sinistro.
Devi fare il clistere di pulizia PER andare in bagno”
Accenno una tentativo di salvataggio del mio culo in extremis :
“Ma io sono andato in bagno qualche ora fa,dopo mangiato,
mi sono anche scaricato tanto.
Vado tutti i giorni dopo mangiato e mi scarico tanto,a volte
vado anche alla sera”
L’infermiera risponde :
“Bravissimo mi fa piacere ma…
il CLISTERE LO DEVI FARE LO STESSO…!COSI’ SEI PIU’ PULITO…!
L’appendicite che devi togliere è
nella pancia,
e questa è un lavaggio intestinale !
SBRIGATI A TIRARE GIU LE MUTANDE E SALIRE SUL LETTO!
SENNO’ SI FREDDA!!”
“Sennò si fredda…manco fosse la minestra…che poi qui è pure
schifosa….
e ora la minestra me la mettono pure su per
il culo….
per farmi il lavaggio
intestinale…cazzo !!”
Penso mentre mi calo i calzoni e le
mutande fino alle ginocchia.
Faccio per salire sul lettino,ma coi calzoni calati alle
ginocchia non riesco,
temo di strapparli.
Li rialzo e l’infermiera mi richiama subito
“Cosa fai? Devi fare il clistere!
mica te lo posso fare con le mutande!
questo….si mette nel sedere…!!”
L’infermiera dicendo questo impugna il rubinetto con
l’ugello e me lo mostra,
abbozzando un leggero sorriso,senza l’intento di prendermi
in giro ed infierire,
ma col chiaro intento di farmi capire…
Farmi di capire…
di tirare giù le mutande…. per
farmi ficcare….
quel coso nel sedere…!!
come se non l’avessi capito subito
che me lo mette nel sedere…!!
“Non riesco a salire,strappo i calzoni”
rispondo rialzandomi i calzoni alla meglio e salendo sul
lettino.
Mi sento su un letto di tortura con questa arpia di
infermiera.
Mi sdraio sulla schiena,sollevo i fianchi,mi calo calzoni e
mutande.
Mi vergogno di mostrare il pisello spudoratamente mentre
calo le mutande
a pancia all’aria.
Poi mi volto subito a pancia in giù e aspetto.L’infermiera
sta accanto in attesa.
Ma in attesa di cosa?
“Forse non va bene a pancia sotto…?
per mettermi quel coso nel sedere…?!”
penso fra me…
Mi viene un pensiero terribile….
Forse non è questa la posizione giusta,forse non ho capito
un cazzo…!!
“Non so ancora come ci mette per
prenderlo nel culo..?!”
E,avvampando di vergogna sulle guance,mi rialzo su gomiti e
ginocchia e…
mi metto a “quattro zampe”,abbassando subito la testa sul
materasso,
dove vorrei sprofondare e scomparire.
“Ma Simone,cosa fai?! Ho detto
sdraiato sul fianco sinistro!
Tu non sei mica un bambino!
Così si mettono i bambini per
fargli la peretta!!
SBRIGATI CHE SI FREDDA!!”
Mi vergogno e mi sento terribilmente stupido ma anche molto sollevato….
Mi sdraio sul fianco sinistro,fletto le gambe e rialzo il
ginocchio destro come mi chiede lei.
Il mio culo così sarà ben esposto,ma così è sempre meglio
che non “alla pecorina”:
sembrava proprio di prenderlo nel culo…
“Perché così…dove me lo mette…?
Non me lo mette nel culo quel coso?”
Non riesco a finire questo
pensiero….
che sento qualcosa di duro sul mio
buco del culo…
Percepisco qualcosa di grasso e freddo che mi unge il
buchino e la fessura del sedere,
e l’infermiera che mi tiene il beccuccio appoggiato al buco
del culo mi ordina.
“Apri bene il sedere,Simone,spingi
come quando vai di corpo”
“Apri ben il sedere…..Oddio!”
Non faccio in tempo a realizzare
cosa fare che
“il qualcosa di duro” …già mi sale su per il
culo….
Per un istante stringo le natiche,ma
il coso è già dentro…
pero’ Fin qui….è stato come mettere
una supposta…
E’ vero,la supposta è più corta…ma poi sale su per il culo
lo stesso…
Però il beccuccio mi resta nel buco del culo anche dopo.
la supposta la senti solo quando te la infilano nel sedere,
poi scompare all’interno e non la senti più.
Anzi,la senti quando poi si scioglie e ti fa scorreggiare e
impiastrare di cera giallastra,schifosa,puzzolente,le mutande,il pigiama e il
WC.
Beh.anche quello che mi sta facendo adesso mi farà
scorreggiare…
eccome se mi farà scorreggiare….e pure “a spruzzo”…!!
Sento il liquido caldo riempirmi il
culo
e sento un leggero bruciore in
pancia…
Ripenso alla diarrea di Claudio….
tra poco farò anche io come lui….
Questo liquido caldo e schiumoso è
fatto apposta…
per scioglierti quello che hai in
pancia…
e svuotarti l’intestino…
Sento la pancia riempirsi sempre più,fa un po’ male e sento
un po’ di stimolo
ad andare di corpo.
Mi sembra che il mio buco del culo tremi per lo sforzo di
restare chiuso,
temo di schizzare fuori qualcosa…..
ora non è più come mettere una
suppostina….!!
“Beh saranno cazzi suoi..l’infermiera è lei!”
penso,augurandomi però che non succeda e che tutto finisca
presto.
Dalla mia posizione,per quanto scomoda ed imbarazzante,
riesco a sbirciare verso il vaso di vetro :
il vetro è tutto striato di residui
di schiuma bianca,
ma non si vede più né il liquido
lattiginoso,
né lo spesso strato di schiuma che
lo copriva.
Sembra che sia quasi tutto finito….
o meglio…finito tutto….nella mia
pancia…
Infatti di li a poco l’infermiera mi
sfila
quel coso rigido dal buco del culo…!!
Simone….e il clistere in pancia…
Sembra che sia quasi tutto finito….
o meglio…finito tutto….nella mia
pancia…
Infatti di li a poco l’infermiera
mi sfila
quel coso rigido dal buco del culo…!!
“Finalmente….è finita!”
Ma so benissimo che forse…il bello….e il brutto viene
adesso…
Tra poco sarò in bagno a svuotarmi
gli intestini,
con la diarrea,come Claudio poco
fa.
“Speriamo che non faccia troppo male alla pancia”
Stranamente,nonostante il liquido schiumoso,non penso al
bruciaculo.
“Simone,scendi,tirati su i calzoni
e vai in bagno”
Mi ordina l’infermiera…e dove vado
se non in bagno…?
con tutta quella roba che mi ha
messo in culo e nella pancia…!!
Manco mi aiuta a scendere,’sta stronza…..
se la salita era già difficile coi calzoni calati,
ora che ho il culo e la pancia piena d’acqua temo proprio di farmela sotto.
Inverto ancora l’ordine dei comandi,mi giro a pancia in su,
anche se mi vergogno perché così mostro spudoratamente il
pisello,
e mi tiro su rapidamente e alla bell’è meglio mutande e
calzoni.
Appena mi volto a pancia in su,
sento tutto il peso dell’acqua che
mi riempie l’intestino,
una forte pressione e un forte mal
di pancia,
devo sbrigarmi ad andare in bagno.
Lo sforzo per scendere e mettermi in piedi,a sorpresa,
mi allenta un po’ la pressione sulla pancia,
ma il buco del culo sembra tremare sempre di più…
Per fortuna riesco a scendere senza che schizzi fuori nulla…
Sai che vergogna correre in bagno con una chiazza marrone
sul sedere….!?
Appena sono in piedi esco finendo di riassettarmi le mutande
e i calzoni,
proprio come Claudio quando l’ho visto uscire sul corridoio.
E come Claudio,allungo il passo
verso i bagni…
con la pancia gonfia che mi
scoppia…
Tra poco sarò anch’io in un
gabinetto…e mi scaricherò come lui..
con scrosci dell’acqua,tonfi di stronzi,scorregge
a spruzzo e…
tanta,tanta diarrea..
“Ma ce ne saranno ancora di stronzi nella mia pancia…?
Ho fatto una bella cagata qualche ora fa,dopo mangiato!”
Beh… magari ci sarà qualche stronzetto…. ma di sicuro farò
la diarrea…
Con tutto quel sapone in pancia di
diarrea ne farò,e tanta….
eccome se ne farò…
mi scioglierò e mi svuoterò tutto
l’intestino…
si chiama “lavaggio
intestinale”…no…?!
Mentre cammino verso i bagni,ad
ogni passo,
sento il culo bagnato e scivoloso
di vaselina
“Che schifo…spero di non sporcare
le mutande….
e che non si veda da fuori!”
Vedo sulla porta della stanza Riccardo :
mi osserva con aria preoccupata,lui che sembrava beato a
letto.
Mi osserva come io osservavo Claudio,forse più
preoccupato,visto il ripetersi dei fatti.
Sbircio l’espressione del suo viso,poi sbircio la sporgenza
del suo pisello,
sotto i pantaloni molli del pigiama.
Mi sembra che ce l’abbia più grosso del mio e questo mi
scoccia…lo noto sempre…
anche in questo momento non posso fare a meno di pensarci…
Eppure avrei i cazzi miei a cui pensare….avrei un litro di
cazzi miei a cui pensare…
con tanta schiuma bianca… tutto su per il culo e nella
pancia..
“Anche lui ascolterà i miei rumori
intestinali,
come io ho fatto con Claudio…
Claudio gli avrà detto tutto…”
“Ti ficca un tubo nel culo e ti
riempie la pancia!!
un litro di roba SCHIUMOSA,acqua e sapone calda,
che fa andare al bagno di brutto!!
Ti viene un mal di pancia e una diarrea della
madonna!!”
Arrossisco mentre supero Riccardo,senza guardarlo,come
Claudio ha fatto con me,
e raggiungo velocemente la porta dei bagni comuni..
Riccardo invece resta fermo,non mi segue,non dice nulla.
“Forse l’idea di seguirmi gli fa schifo…ha ragione….è tutta
diarrea…
e forse Claudio lo richiamerebbe a non seguirmi…
CHE SEI…?! UN PERVERTITO..?!”
Un turbine di pensieri mi vortica nel cervello nei pochi
passi che mi separano
dai bagni.
“Io però ho ascoltato Claudio…ma non sapevo cosa sarebbe
successo….
E poi ero terrorizzato,impietrito…Poi alla fine ha fatto
schifo anche a me….”
“e poi…nessuno si è accorto che ascoltavo in bagno…
Riccardo era beato nel suo letto… e…Claudio….beh…
claudio era nel cesso con la sua diarrea…
e il clistere in pancia da svuotare…
aveva altro da pensare…
forse l’unica che ha capito era l’infermiera,ma lei non ci
fa caso….
avrà capito che volevo sapere cosa era successo al mio
compagno Claudio…”
“Beh…ora l’ho capito…cazzo se l’ho
capito…
siccome non bastava capirlo col
cervello…
me l’hanno messo anche nel culo…per
farmelo capire meglio..”
Ancora una volta…la voce dell’infermiera mi distoglie dalle
mie riflessioni :
“Riccardo..!Si proprio te..!Non
sparire!
Che tra dieci minuti devi fare il
clistere anche tu…!
Giusto il tempo di sistemare e
preparare…!”
Immagino l’espressione di Riccardo…cerco di voltarmi verso
di lui,
mentre apro la porta dei bagni,ma ho un forte mal di pancia e
non si scherza …
Riesco appena a vedere Riccardo girato verso l’infermiera,ma
non la sua faccia.
“Beh…almeno così sono sicuro che non ascolterà la mia
diarrea mentre sono al cesso…”
Ho appena aperto la porta del bagno comune,
che sento un forte dolore di
pancia,
una forte pressione nella pancia e
un fortissimo stimolo
“Devo
beccare un cesso o mi riempio le mutande!”
mi piego in avanti,premendomi le
mani sulla pancia
e mi precipito nel cesso più
comodo…come ha fatto Claudio..
Anzi forse sono proprio nel cesso
dove era Claudio…
forse c’è ancora odore della sua diarrea…
Ma non ci bado,non ho tempo,non riesco a pensare a nulla,calo
tutt’insieme
calzoni del pigiama e mutande,faccio per sedermi,ma…..
non ho abbassato la tavoletta…mi rialzo,l’abbasso,mi ri-
siedo pesantemente,
con la pancia che mi scoppia e il buco del culo che mi fa
male,
con l’acqua del clistere che sembra uscire dalle pieghe del buchino..
Si era proprio il bagno dove si è
svuotato l’intestino
il mio compagno Claudio…
La tavoletta è ancora calda...
umidiccia di sudore del suo sedere per
lo sforzo di svuotarsi.
L’umidiccio mi fa un po’ schifo,il calore mi fa piacere…
Claudio è un mio compagno,mi sta pure simpatico…va bene
così,
usare lo stesso cesso dove anche lui ha appoggiato il culo…
Non riesco quasi ad aprire il buco del culo,tanto stringevo
forte per trattenermi..
Ma ora…
è il momento di mollare…smollare…aprire…slargare…rilasciare…scaricare.
E infatti… anche il mio culo “si slarga” e “smolla” la
cascata di liquido del clistere…
tutto quel boccione che mi hanno messo in culo e in pancia…ora
lo svuoto qui..
Dal buco culo…cioè…da dove me l’hanno ficcato…
Ragazzi…per la prossima mezzora…non
ci sono per nessuno….
non passatemi telefonate…
Sto su questo trono a dare il mio diarroico
contributo
a questo mondo di merda…
Sento l’acqua calda del clistere sul mio buco del
culo...almeno questo è piacevole…
Finita l’acqua del clistere e pochi stronzetti (c’e n’erano
ancora…),
ricominciano i dolori di pancia,più forti di prima….dentro
mi si muove tutto….
Aspetto,con l’acqua calda che mi sgocciola ancora dal buco
del culo aperto.
Guardo fra le mie gambe dentro al WC,sotto al mio pisello:
è tutto pieno di schiuma bianca e densa,come di
detersivo...
uscita… dal mio buco del culo…e dalla mia pancia…
mi stanno davvero lavando l’intestino….!!
Al culmine dei dolori e dei gorgoglii,finalmente…
Do libero sfogo alla mia diarrea….!!
Fra dolori,rumori e scorregge …
Scorregge tanto forti…da farmi arrossire anche le chiappe
del culo….!!
Non solo le guance….!!
Le scorregge mi escono dal culo miste a spruzzi di
diarrea
o gorgoglii di schiuma,prolungati,interminabili..
come se il mio culo facesse schiuma pura o bolle di
sapone..
esattamente come avevo sentito gorgogliare le scorregge
dal culo del mio compagno Claudio…
ci avevo capito giusto,anche senza saperlo….era la
schiuma del clistere in pancia..
come ora è la mia pancia ad essere piena di schiuma…
Poi,pian,piano passa tutto…
Ragazzi…che dolori di pancia…e che
diarrea….
non pensavo che potesse uscirmi dal
culo tanta merda…!!
Come ho fatto tutta con quella
diarrea
a non far straripare il WC…?
Qui in ospedale devono avere
scarichi maggiorati….
Con tutti i clisteri che fanno…
e la diarrea che ti fanno
fare..
Sembra finita...mi pulisco subito il culo che gocciola di roba
liquida
e tiro subito l’acqua,per togliere questa puzza terribile e poi
ripulirmi meglio,
con calma.
Io sono sempre stato maniaco della pulizia,qui non c’è
bidet,
almeno lasciatemi strofinare con calma il mio culetto
delicato…
che questa carta igienica da ospedale anche troppo ruvida
per il mio sedere…
il mio culetto delicato che già mi brucia per la diarrea…
e forse non mi brucia solo per la diarrea…..
il WC era pieno di schiuma…
di tutto il sapone che avevo in
pancia….
Tutta la schiuma che era nel
vaso…
e che ora è uscita dal mio culo…
Sarà anche per quello che mi brucia
il mio culetto…
Beh ora me lo pulisco con calma…
Riccardo….”che ha il pacco più grosso del mio”
Ho quasi finito di ripulirmi il mio culetto dolorante,sto
tirando su mutande e pigiama,
quando sento qualcuno arrivare di corsa sospirando ed
ansimando.
Sbatte violentemente contro la mia porta,trasalisco un
attimo,poi sento:
“Ohh noo!!”
rifletto
“E’ Riccardo,gli hanno fatto il
clistere anche a lui”
non credevo di essere rimasto in bagno tanto tempo.
Sento sbattere la porta del gabinetto a fianco…..sbattere la
tavoletta del WC …
evidentemente Riccardo se ne è ricordato subito…
Schiocco dell’elastico del pigiama e delle mutande calati,
tra sospiri ed ansimare crescente….
Crescente…come il mal di pancia di Riccardo dopo il
clistere…
Un tonfo…Riccardo si è seduto pesantemente sulla tavoletta….
“AAHH….!”
scroscio di liquido dal suo culo….
forti e ripetutti tonfi di tanti grossi
stronzi
che cadono nel WC…
Da una parte mi fa schifo…dall’altra
mi viene da ridere…
“Si vede che lui…
non è andato in bagno oggi
pomeriggio dopo mangiato…
E magari nemmeno stamattina…nè ieri
sera..
Il clistere gli ha fatto bene…era
pieno…”
intanto Riccardo ha esaurito il liquido
e gli stronzi stagnanti…
ed E’ entrato nella fase
“diarrea dal profondo dell’
intestino”…
I suoi odori si sovrappongono ai miei…
Esco dal gabinetto...col sorriso di “chi ci è già passato e
se l’è lasciato alle spalle”
Per un istante penso di bussare alla porta di Riccardo e
gridargli :
“Buon divertimento…!!Ora è il tuo turno..!
Scorreggia bene,non facciamo figure di merda….!!”
Ma sarebbe troppo sadico nei suoi confronti…
anche se forse ha il pisello più grosso del mio,il che mi
ruga….
Torno in stanza con le mani premute sulla pancia ancora
dolorante
e mi sdraio sul letto.
Claudio mi lancia uno sguardo serio ma non mi dice nulla :
lui è sempre un po’ scontroso di natura,anche se in fondo è
simpatico.
Tiene anche lui le mani sulla pancia e sembra un po’
umiliato
,offeso da ciò che gli è toccato.
Riccardo ritorna nella stanza,si sta ancora riassettando i
calzoni,
è rosso in viso,sudato e affaticato.
“E’ stato un cesareo…?!Hai scorreggiato bene…?!
Mi raccomando…che non possiamo fare figure di merda….!”
Sorrido…non potevo resistere alla tentazione di canzonarlo….
Claudio mi lancia un giornaletto in testa…
“Tu pensa al tuo culo…! Stronzo...!!”
Riccardo ancora frastornato per il clistere e lo svuotamento
intestinale,mi urla :
“Succhiamelo…!!”
sollevandosi il pacco sotto il pigiama
“Dai..!!Tiratelo fuori che te lo
succhio subito…!
Scommetto che adesso non ti tira nemmeno..”
Riccardo sorride…
“Stronzo che non sei altro…!!
Quando mi ripiglio te lo metto nel
culo…
Così te lo faccio io un altro cristere…!”
Ridiamo tutti e tre…
“Secondo me…
te lo fanno a te un altro cristere
prima di mandarti a casa…
se non vai in bagno..”
Gli dico ridendo…
“NOO…!!”
esclama Riccardo,senza incazzarsi ma con aria preoccupata…
forse è cosciente di essere
stitico…quindi…
il secondo litro di acqua calda e
schiumosa…
potrebbe davvero toccargli prima di
tornare a casa…
Si incazza invece Claudio che mi ripete :
“Tu pensa al tuo culo…! Stronzo...!!”
“Beh…?!
Perchè io non l’ho preso nel culo
come voi….?!”
Dico ridendo…
Ridiamo di nuovo tutti e tre,Claudio torna a riprendersi il
giornaletto che mi ha tirato
e tutti e tre ci diamo un 5…
In fondo….siamo tutti e tre nella stessa merda…
solo che la nostra merda…oggi l’abbiamo svuotata tutta in
bagno…
anzi….
c’è l’hanno fatta svuotare tutta in
bagno….
con un tubo nel culo e….
un litro di schiuma calda in pancia
per ciascuno…
Così…
”Non si fanno torti a
nessuno”…
Dopo un po’ Claudio si alza sospirando e sbuffando,
con un’espressione molto seria in viso:
“Raga io devo andare ancora in bagno...!Sento ancora l’acqua
nel culo!
Spero che non sia più una diarrea come quella di prima..!”
Mentre se ne va gli guardo il culo coperto dal pigiama molle
che ne disegna i contorni.
Poi guardo Riccardo,che stava facendo lo stesso.
Si gira a guardarmi e gli dico con un espressione
rassegnata:
“Lo shampoo all’intestino….il lavaggio intestinale… non è
ancora finito”
“Ci verrà il bruciaculo a tutti e tre…!”
Risponde lui con aria preoccupata.
A me per ora non brucia……forse a lui...gli brucia di già….
Epilogo
Le mie previsioni scherzose e un po’ maligne si rivelarono
esatte…
Riccardo non è mai andato di corpo dopo l’intervento per
appendicite…
La mattina stessa in cui tutti e tre dovevamo essere
dimessi,appena svegli,
arriva in camera l’infermiera :
“Riccardo devi fare il clistere!”
Riccardo è impietrito ma ha lo
sguardo di chi…
sa di “aver fatto una marachella”…
o meglio..”non ha fatto la cacca”…
Ed ora “la purga”…gli tocca…
E sai CHE PURGA…!!
se gli fanno ancora tutto Quel mezzo
boccione nel culo…!!
Per un attimo mi tornano alle orecchie i forti e ripetuti
tonfi di stronzi grossi
che Riccardo ha mollato col primo clistere ….
Claudio gli rivolge uno sguardo di disgusto e
commiserazione.
Io lo guardo col sorrisetto tipo
“Te l’avevo detto…!”…
Lui mi risponde ancora sollevandosi il pacco sotto il
pigiama
e mostrandomi il dito medio..
Ma .segue l’infermiera,rassegnato al suo lubrico, schiumoso
e... diarroico destino…!
Beh….Riccardo…per ora lo metteranno nel culo A
TE…
Ma…mi piacerebbe molto farmelo mettere nel
culo DA TE…
A dire il vero…anche da Claudio…lo
“scontroso-simpatico”…
Io sono giusto nel
letto in mezzo...
Mi metto a 90…
volto il culetto nudo
prima verso l’uno e poi verso l’altro…
e…fate voi…
Mi fate tutti i clisteri di sborra
che volete…
finchè non vi siete svuotati i
testicoli..
Ma prima di mettermelo nel culo…
il vostro pisello lo voglio
vedere….annusare…assaggiare…
Sono sicuro che….è buonissimo….
Peccato che ora….il vostro pisello è “spennato”….come anche
il mio…
Ma questa è un'altra storia….
Una storia di pelo riccio,nero o biondo…
di pennello insaponato…e di rasoio….
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