Tre ragazzi…..Tre Clisteri…



IMPORTANTE : Pagina V.M.18
Questo è un racconto di fantasia
NON intendo ironizzare sulle sofferenze di nessuno
nè incoraggiare comportamenti violenti 
o lesivi della persona e della sua dignità.

Tre Ragazzi…..Tre Clisteri…

Prefazione


Questo racconto è ispirato ad una vicenda realmente accaduta,
di cui purtroppo non posso dare riferimenti precisi perché ha avuto risvolti drammatici,anche se non direttamente per i tre ragazzi.

Si trattava appunto di tre ragazzi ricoverati in un vecchio ma efficiente ospedale,
vari decenni fa,quando c’erano ancora enteroclismi di vetro con telaio in latta,
siringhe di vetro con aghi non esattamente indolori,e tanta scienza in meno di oggi.
Però,la mancanza di scienza era in parte sopperita dalla coscienza ed efficienza degli
operatori sanitari,che svolgevano il loro lavoro con vera passione,
facendo l’impossibile per limitare disagi e sofferenze.

I tre ragazzi,coetanei e provenienti da città diverse della zona,
nella realtà saranno operati per l’appendicite lo stesso giorno,
e sembra che si trovassero nella stessa stanza,anche se dalla cronaca non è certo.
Questo mi porta a pensare che siano stati ricoverati lo stesso giorno
 e nella stessa stanza,quasi che gli amministratori abbiano voluto consentire loro
 di potersi fare compagnia e limitare il disagio del ricovero :
“mal comune,mezzo gaudio” era il vecchio detto…
Forse questo è un esempio di quella coscienza ed efficienza d’altri tempi,
che aveva un occhio per il lato umano quasi a sopperire i limiti della scienza,
Seguiranno poi vicende drammatiche,indipendenti dalla buona o mala-sanità,
da cui fortuitamente si salveranno e su cui non mi permetto di ironizzare.

Io mi fermerò al giorno prima del loro intervento :
quando,dovendo tutti e tre essere operati l’indomani,saranno stati sottoposti,tutti e tre,
alla preparazione di rito….
Che prevedeva,vista l’epoca l’immancabile clistere da un litro di acqua calda e saponata…
Anzi…tre ragazzi….tre clisteri…..

Come ho già detto,ho vissuto un esperienza analoga.
Quando ero molto piccolo,sono stato operato per appendicite acuta.
Però…senza clistere….ero piccolo e la mia appendicite molto acuta…
Ma,nella camera a fianco alla mia c’erano TRE ragazzi “grandi”,”delle medie”.
Erano giusto TRE ragazzi,tutti e TRE per appendicite,poi operati lo stesso giorno
e penso ricoverati insieme appunto perché “si facessero compagnia”.
Penso che fosse proprio “un’usanza”,per tentare di alleviare il disagio del ricovero.
Poi teniamo conto che la natalità era più alta ed anche… l’incidenza dell’appendicite….(è reale…c’è stata una “crisi” anche lì…).
DI SICURO C’è CHE…. “I TRE DELLA STANZA ACCANTO”…
FURONO CHIAMATI,L’UNO DOPO L’ALTRO…“VIENI A FARE IL CLISTERE”….
E tornando…si fiondavano svelti,svelti nei bagni comuni…
Io ero molto piccolo,e non capivo molto,avevo paura che toccasse anche a me…
Invece più in là,questo episodio è diventato parte delle mie fantasie erotiche…

Come al solito…l’età dei protagonisti (comunque giovani) è a vostra scelta….


Claudio… “Mi ha fatto il clistere ! Devo andare in bagno !”


Simone è sulla porta della camera e guarda il corridoio,
verso la sala visite,dove è entrato Claudio,chiamato dall’infermiera.
Lo vede uscire dopo un quarto d’ora,
riassettandosi i calzoni del pigiama :

“Sarà che glieli hanno fatti calare!ma per fargli cosa?!”
Pensa Simone con un poco di apprensione.
Claudio ha una strana espressione in volto,
come se trattenesse il fiato e si comprime la pancia con le mani,
allungando il passo man mano che cammina.
Lo guardo,lui mi passa vicino,quasi mi sfiora barcollando,ma non mi dice nulla,
non mi guarda nemmeno,come se io non esistessi,
allunga il passo con le mani sulla pancia
e va dritto verso i bagni comuni,vicini alla nostra stanza.
Lo raggiungo:
“Claudio,cosa è successo?!”

 “Mi ha fatto il clistere ! Devo andare in bagno !”
Mi risponde senza guardarmi, e mi scansa aprendo la porta dei bagni :
la sua fronte è corrugata,sul suo viso un’espressione indefinibile,tra sforzo,sofferenza,imbarazzo,
le sue mani premute sulla pancia hanno sollevato la maglia del pigiama e la maglietta e si vede una striscia di pancia nuda.
Apre la porta dei bagni e si precipita in un gabinetto.
Resto impietrito,forse terrorizzato,non so descrivere il mio stato d’animo :
mentre Claudio entra nei bagni gli guardo istintivamente il culo,coperto dal pigiama,
poi entro anche io nei bagni e mi fermo davanti alla porta del gabinetto di Claudio.
In quel momento non penso che questo gesto possa essere maleducato e disgustoso,
non sento nemmeno più l’odore pungente di disinfettante dei cessi dell’ospedale :
voglio solo capire cosa è successo al mio compagno di stanza,che potrebbe toccare anche a me..
Lo confesso…in quel momento ero più egoista che altruista….mi preoccupavo del MIO culo..
Sapendo benissimo,anche se solo per sentito dire,cosa era il clistere….
Beh…. Di li a poco…. Avrei sentito ben altro che i pettegolezzi…
Avrei sentito i rumori originali direttamente dalla fonte….
la pancia...e il culo… del mio compagno.

Dalla porta del bagno arrivano rumori inconfondibili,che in parte mi immaginavo,
sapendo cosa era il clistere….ma non avevo mai sentito i suoi effetti dal vivo....
Dapprima un lungo scroscio d’acqua…
l’acqua del clistere che usciva dal culo del mio compagno….
uno scroscio che sembra interminabile!
”Ma quanta gliene hanno messa nel culo?Non finisce più!”

 Durante lo scoscio,sento tonfi nel WC…
“Sono gli stronzi che vengono fuori”
penso fra me…
Una pausa…
Claudio emette profondi sospiri ed ansima per lo sforzo.
Poi una forte scarica di diarrea si rovescia nel WC.

Un'altra pausa,ancora profondi sospiri,
Claudio ansima palesemente affaticato per lo sforzo.

Forti e prolungate scorregge rintronano nel WC,
miste a spruzzi liquidi e gorgoglii di bolle,
come di schiuma che gli esce dal buco del culo…

Avevo sentito parlare di clisteri di acqua e sapone
e di liquidi schiumosi,con la schiuma che ti esce dal culo e riempi il WC….
che sia davvero così…?!
rabbrividisco e stringo istintivamente il culo sudato nei calzoni del pigiama…


Ancora pausa,ancora l’ansimare di Claudio dietro la porta.
Ancora diarrea,una scarica più forte e prolungata della prima :
è proprio diarrea ,“pesante”,
non più lo scroscio d’acqua del clistere.
Il mio compagno si sta svuotando glI intestini
e li sta e rovesciando nel WC.

Sono paralizzato davanti alla porta del WC,
scioccato dai rumori intestinali di Claudio :
non avevo mai sentito altro che i miei rumori intestinali.
Si,capita che qualche compagno scorreggia rumorosamente per scherzo.
Ma Claudio si sta svuotando gli intestini
in questo cesso,qui,di fronte a me,
con una diarrea terribile,interminabile…
La cosa ora mi disgusta,e comincia anche  a sentirsi la puzza uscire da dietro la porta,
esco dai bagni con gli occhi sbarrati e lo sguardo perso,
ho ancora nelle orecchie tutti i rumori :
lo scroscio liquido,i tonfi DEGLI STRONZI,
le scorregge e la diarrea di Claudio.
E quel che mi terrorizza è la quasi certezza che
potrebbe toccarmi anche a me,e di li a poco.

In corridoio,a metà strada dei pochi metri che separano l’ingresso della nostra camera dall’ingresso dei bagni,mi volto ancora verso la porta dei bagni,
ripensando a Claudio seduto sul WC con la sua diarrea..
L’ho appena lasciato,per disgusto,ma vorrei già tornare da lui,
anche se non posso in alcun modo essergli d’aiuto.

Una voce mi richiama INVECE alla dura (o...liquida…) realtà…
E’ la voce dell’infermiera :
“Simone,cercavo, proprio te,VIENI SUBITO IN SALA VISITE”


Simone….”cioè…IO…me stesso medesimo…”


Una voce mi richiama alla dura (o...liquida…) realtà…
E’ la voce dell’infermiera :
“Simone,cercavo, proprio te,VIENI SUBITO IN SALA VISITE”

Questo comando mi rintrona nelle orecchie come una condanna
Ho ancora gli occhi sbarrati e lo sguardo perso,
ho ancora nelle orecchie la diarrea di Claudio...
Penso subito:
“adesso mi fanno il clistere anche a me…
Mi mettono anche a me tutta quel’ acqua nel culo…
Anch’o avrò tutta quella diarrea…Oddio…io scappo..!”

Vorrei davvero scappare,mi volto un attimo verso la porta dei bagni :
vorrei precipitarmi davanti alla porta di Claudio,bussare con forza e chiedergli
se fa male alla pancia.
Sto quasi per farlo ma sarebbe una grandissima cazzata,
Claudio sarebbe troppo a disagio e non potrebbe rispondermi,nemmeno se gli dicessi
“Mi fanno il clistere anche a me…AIUTO!!”

E poi l’infermiera mi sta aspettando sulla porta della sala visite,
forse ha capito che vorrei scappare..
Mi avvicino come un automa senza alcuna reazione.
A parte il mio culo,che si stringe istintivamente come una morsa mentre cammino,
unico briciolo di resistenza alla “violazione” che si prospetta :
forse col pigiama si vede pure che cammino col culo stretto.
Di questo mi vergogno,sarebbe come fare capire a tutti che sto per
farmelo mettere dentro,e non voglio,quindi a fatica riesco a darmi un contegno
,anche se in realtà non c’è nessuno in corridoio.
Nessuno,a parte Riccardo,il nostro terzo compagno di stanza,
che si è affacciato a guardare e ora sta andando anche lui verso il bagno.
Era sdraiato beatamente sul letto,fregandosene di ciò che poteva succedergli
 in ospedale,ma avrà visto Claudio andare velocemente in bagno
,poi me tornare con una faccia come avessi visto un fantasma..
Ora anche il richiamo dell’infermiera che,dopo Claudio chiama anche me in sala visite e…finalmente…Riccardo ha mosso il culetto dal letto…

“Bhe….se le cose vanno come penso…
dopo il mio culo….sarà di turno anche il suo…
Visto che siamo qui tutti e tre per la stessa appendicite.”
Sono terrorizzato da ciò che potrebbe succedermi,ma per un instante ho questa piccola cattiveria,
godo e tiro il fiato un attimo al pensiero che qualcun altro patisca le mie stesse pene dopo di me.

“Ma che mi succede?Ma sono normale?E poi chi mi dice che mi fanno il clistere anche a me…?”
Bhe….su questo penso che potrei “scommetterci il culo”....
sono sicuro che quando tornerò da qui correrò in un bagno con la diarrea….
Anzi…. con la pancia piena d’acqua….stando ai rumori di Claudio..
E di acqua…messa dentro infilandola dal buco del culo…
Spero solo di fare in tempo a infilarmi in un bagno pulito…
ed evitare quello che ha usato Claudio….e’ un mio compagno e gli voglio bene….
Ma ci si è svuotato l’intestino…sai che schifo…
Beh…come se io ci dovessi fare altro…
Cercando di stringere il culo il meno possibile entro nella sala visite.
L’infermiera mi fa cenno di avvicinarmi al lettino.
Accanto al lettino,c’è un sostegno di acciaio,
con appeso un vaso di vetro con telaio di latta azzurra,
pieno a metà di liquido lattiginoso,con la superficie
completamente ricoperta di spessa schiuma bianca.
Dal vetro pulito la schiuma spessa e bianca si vede benissimo.

 “Ecco,mi fanno il clistere anche a me…
tutta quelle roba schiumosa in pancia”
“E me la mettono in pancia dal buco del culo”
Istintivamente guardo il lungo tubo di gomma rosso-arancio
che termina in un rubinettino nero con un ugello nero,conico,
sottile,lungo meno di un dito,con la punta ben arrotondata.
Capisco subito che è quello che mi infileranno su per il culo…

“Beh…almeno ha la punta bella rotonda…”
Sono sicuro che non mi farà male,
ma mi scoccia e mi vergogno che me lo mettano nel culo.
Anche se in realtà sono più preoccupato del mal di pancia DOPO,
avendo sentito i rumori intestinali e la diarrea di Claudio.
Però ripenso a quando l’ho visto uscire da qui e dirigersi verso i bagni:
aveva la fronte corrugata e l’espressione di chi sta trattenendo il fiato e sforzandosi,
ma nessuna espressione di dolore.
Camminava velocemente allungando il passo,ma non correva all’impazzata.
E mi ha pure risposto quando l’ho chiamato mentre stava entrando veloce nei bagni.
Vuol dire che non è poi così terribile…speriamo…!!
Quello li nel boccione sarà….
 “il litro di acqua e sapone calda” che mi hanno detto…..

Nuovamente le mie riflessioni sono interrotte dalla voce dell’infermiera
che mi riporta alla realtà “nuda e cruda”è proprio il caso di dirlo.. :
“Abbassati i calzoni e le mutande fino alle ginocchia,
sali sul lettino e sdraiati sul fianco sinistro.
Devi fare il clistere di pulizia PER andare in bagno

Accenno una tentativo di salvataggio del mio culo  in extremis :
“Ma io sono andato in bagno qualche ora fa,dopo mangiato,
mi sono anche scaricato tanto.
Vado tutti i giorni dopo mangiato e mi scarico tanto,a volte vado anche alla sera”

L’infermiera risponde :
“Bravissimo mi fa piacere ma…
il CLISTERE LO DEVI FARE LO STESSO…!COSI’ SEI PIU’ PULITO…!
L’appendicite che devi togliere è nella pancia,
e questa è un lavaggio intestinale !
SBRIGATI A TIRARE GIU LE MUTANDE E SALIRE SUL LETTO!
SENNO’ SI FREDDA!!”

“Sennò si fredda…manco fosse la minestra…che poi qui è pure schifosa….
e ora la minestra me la mettono pure su per il culo….
per farmi il lavaggio intestinale…cazzo !!”
Penso mentre mi calo i calzoni e le mutande fino alle ginocchia.

Faccio per salire sul lettino,ma coi calzoni calati alle ginocchia non riesco,
temo di strapparli.
Li rialzo e l’infermiera mi richiama subito
“Cosa fai? Devi fare il clistere!
mica te lo posso fare con le mutande!
questo….si mette nel sedere…!!”
L’infermiera dicendo questo impugna il rubinetto con l’ugello e me lo mostra,
abbozzando un leggero sorriso,senza l’intento di prendermi in giro ed infierire,
ma col chiaro intento di farmi capire…
Farmi di capire…
di tirare giù le mutande…. per farmi ficcare….
quel coso nel sedere…!!
come se non l’avessi capito subito che me lo mette nel sedere…!!

“Non riesco a salire,strappo i calzoni”
rispondo rialzandomi i calzoni alla meglio e salendo sul lettino.
Mi sento su un letto di tortura con questa arpia di infermiera.
Mi sdraio sulla schiena,sollevo i fianchi,mi calo calzoni e mutande.
Mi vergogno di mostrare il pisello spudoratamente mentre calo le mutande
a pancia all’aria.
Poi mi volto subito a pancia in giù e aspetto.L’infermiera sta accanto in attesa.
Ma in attesa di cosa?

“Forse non va bene a pancia sotto…?
per mettermi quel coso nel sedere…?!”
penso fra me…
Mi viene un pensiero terribile….
Forse non è questa la posizione giusta,forse non ho capito un cazzo…!!

“Non so ancora come ci mette per prenderlo nel culo..?!”
E,avvampando di vergogna sulle guance,mi rialzo su gomiti e ginocchia e…
mi metto a “quattro zampe”,abbassando subito la testa sul materasso,
dove vorrei sprofondare e scomparire.

“Ma Simone,cosa fai?! Ho detto sdraiato sul fianco sinistro!
Tu non sei mica un bambino!
Così si mettono i bambini per fargli la peretta!!
SBRIGATI CHE SI FREDDA!!”

Mi vergogno e mi sento terribilmente stupido ma anche molto sollevato….
Mi sdraio sul fianco sinistro,fletto le gambe e rialzo il ginocchio destro come mi chiede lei.
Il mio culo così sarà ben esposto,ma così è sempre meglio che non “alla pecorina”:
sembrava proprio di prenderlo nel culo…

“Perché così…dove me lo mette…?
Non me lo mette nel culo quel coso?”
Non riesco a finire questo pensiero….
che sento qualcosa di duro sul mio buco del culo…

Percepisco qualcosa di grasso e freddo che mi unge il buchino e la fessura del sedere,
e l’infermiera che mi tiene il beccuccio appoggiato al buco del culo mi ordina.
“Apri bene il sedere,Simone,spingi come quando vai di corpo”
“Apri ben il sedere…..Oddio!”
Non faccio in tempo a realizzare cosa fare che
 “il qualcosa di duro” …già mi sale su per il culo….
Per un istante stringo le natiche,ma il coso è già dentro…
pero’ Fin qui….è stato come mettere una supposta…
E’ vero,la supposta è più corta…ma poi sale su per il culo lo stesso…
Però il beccuccio mi resta nel buco del culo anche dopo.
la supposta la senti solo quando te la infilano nel sedere,
poi scompare all’interno e non la senti più.
Anzi,la senti quando poi si scioglie e ti fa scorreggiare e impiastrare di cera giallastra,schifosa,puzzolente,le mutande,il pigiama e il WC.

Beh.anche quello che mi sta facendo adesso mi farà scorreggiare…
eccome se mi farà scorreggiare….e pure “a spruzzo”…!!

Sento il liquido caldo riempirmi il culo
e sento un leggero bruciore in pancia…
Ripenso alla diarrea di Claudio….
tra poco farò anche io come lui….
Questo liquido caldo e schiumoso è fatto apposta…
per scioglierti quello che hai in pancia…
e svuotarti  l’intestino…
Sento la pancia riempirsi sempre più,fa un po’ male e sento un po’ di stimolo
ad andare di corpo.
Mi sembra che il mio buco del culo tremi per lo sforzo di restare chiuso,
temo di schizzare fuori qualcosa…..
ora non è più come mettere una suppostina….!!

“Beh saranno cazzi suoi..l’infermiera è lei!”
penso,augurandomi però che non succeda e che tutto finisca presto.
Dalla mia posizione,per quanto scomoda ed imbarazzante,
riesco a sbirciare verso il vaso di vetro :
il vetro è tutto striato di residui di schiuma bianca,
ma non si vede più né il liquido lattiginoso,
né lo spesso strato di schiuma che lo copriva.

Sembra che sia quasi tutto finito….
o meglio…finito tutto….nella mia pancia…
Infatti di li a poco l’infermiera mi sfila
quel coso rigido dal buco del culo…!!


Simone….e il clistere in pancia…


Sembra che sia quasi tutto finito….
o meglio…finito tutto….nella mia pancia…
Infatti di li a poco l’infermiera mi sfila
quel coso rigido dal buco del culo…!!

“Finalmente….è finita!”
Ma so benissimo che forse…il bello….e il brutto viene adesso…
Tra poco sarò in bagno a svuotarmi gli intestini,
con la diarrea,come Claudio poco fa.

“Speriamo che non faccia troppo male alla pancia”
Stranamente,nonostante il liquido schiumoso,non penso al bruciaculo.

“Simone,scendi,tirati su i calzoni e vai in bagno”
Mi ordina l’infermiera…e dove vado se non in bagno…?
con tutta quella roba che mi ha messo in culo e nella pancia…!!  
Manco mi aiuta a scendere,’sta stronza…..
se la salita era già difficile coi calzoni calati,
ora che ho il culo e la pancia piena d’acqua  temo proprio di farmela sotto.
Inverto ancora l’ordine dei comandi,mi giro a pancia in su,
anche se mi vergogno perché così mostro spudoratamente il pisello,
e mi tiro su rapidamente e alla bell’è meglio mutande e calzoni.

Appena mi volto a pancia in su,
sento tutto il peso dell’acqua che mi riempie  l’intestino,
una forte pressione e un forte mal di pancia,
devo sbrigarmi ad andare in bagno.

Lo sforzo per scendere e mettermi in piedi,a sorpresa,
mi allenta un po’ la pressione sulla pancia,
ma il buco del culo sembra tremare sempre di più…
Per fortuna riesco a scendere senza che schizzi fuori nulla…
Sai che vergogna correre in bagno con una chiazza marrone sul sedere….!?

Appena sono in piedi esco finendo di riassettarmi le mutande e i calzoni,
proprio come Claudio quando l’ho visto uscire sul corridoio.
E come Claudio,allungo il passo verso i bagni…
con la pancia gonfia che mi scoppia…
Tra poco sarò anch’io in un gabinetto…e mi scaricherò come lui..
con scrosci dell’acqua,tonfi di stronzi,scorregge a spruzzo e…
tanta,tanta diarrea..

“Ma ce ne saranno ancora di stronzi nella mia pancia…?
Ho fatto una bella cagata qualche ora fa,dopo mangiato!”
Beh… magari ci sarà qualche stronzetto…. ma di sicuro farò la diarrea…

Con tutto quel sapone in pancia di diarrea ne farò,e tanta….
eccome se ne farò…
mi scioglierò e mi svuoterò tutto l’intestino…
si chiama “lavaggio intestinale”…no…?!

Mentre cammino verso i bagni,ad ogni passo,
sento il culo bagnato e scivoloso di vaselina
“Che schifo…spero di non sporcare le mutande….
e che non si veda da fuori!”
Vedo sulla porta della stanza Riccardo :
mi osserva con aria preoccupata,lui che sembrava beato a letto.
Mi osserva come io osservavo Claudio,forse più preoccupato,visto il ripetersi dei fatti.
Sbircio l’espressione del suo viso,poi sbircio la sporgenza del suo pisello,
sotto i pantaloni molli del pigiama.
Mi sembra che ce l’abbia più grosso del mio e questo mi scoccia…lo noto sempre…
anche in questo momento non posso fare a meno di pensarci…
Eppure avrei i cazzi miei a cui pensare….avrei un litro di cazzi miei a cui pensare…
con tanta schiuma bianca… tutto su per il culo e nella pancia..

“Anche lui ascolterà i miei rumori intestinali,
come io ho fatto con Claudio…
Claudio gli avrà detto tutto…”

“Ti ficca un tubo nel culo e ti riempie la pancia!!
un litro di roba  SCHIUMOSA,acqua e sapone calda,
che fa andare al bagno di brutto!!
Ti  viene un mal di pancia e una diarrea della madonna!!”
Arrossisco mentre supero Riccardo,senza guardarlo,come Claudio ha fatto con me,
e raggiungo velocemente la porta dei bagni comuni..
Riccardo invece resta fermo,non mi segue,non dice nulla.

“Forse l’idea di seguirmi gli fa schifo…ha ragione….è tutta diarrea…
e forse Claudio lo richiamerebbe a non seguirmi…
CHE SEI…?! UN PERVERTITO..?!”

Un turbine di pensieri mi vortica nel cervello nei pochi passi che mi separano
dai bagni.
“Io però ho ascoltato Claudio…ma non sapevo cosa sarebbe successo….
E poi ero terrorizzato,impietrito…Poi alla fine ha fatto schifo anche a me….”
“e poi…nessuno si è accorto che ascoltavo in bagno…
Riccardo era beato nel suo letto… e…Claudio….beh…
claudio era nel cesso con la sua diarrea…
e il clistere in pancia da svuotare…
aveva altro da pensare…
forse l’unica che ha capito era l’infermiera,ma lei non ci fa caso….
avrà capito che volevo sapere cosa era successo al mio compagno Claudio…”

“Beh…ora l’ho capito…cazzo se l’ho capito…
siccome non bastava capirlo col cervello…
me l’hanno messo anche nel culo…per farmelo capire meglio..”
Ancora una volta…la voce dell’infermiera mi distoglie dalle mie riflessioni :
“Riccardo..!Si proprio te..!Non sparire!
Che tra dieci minuti devi fare il clistere anche tu…!
Giusto il tempo di sistemare e preparare…!”
Immagino l’espressione di Riccardo…cerco di voltarmi verso di lui,
mentre apro la porta dei bagni,ma ho un forte mal di pancia e non si scherza …
Riesco appena a vedere Riccardo girato verso l’infermiera,ma non la sua faccia.
“Beh…almeno così sono sicuro che non ascolterà la mia diarrea mentre sono al cesso…”

Ho appena aperto la porta del bagno comune,
che sento un forte dolore di pancia,
una forte pressione nella pancia e un fortissimo stimolo
Devo beccare un cesso o mi riempio le mutande!”
mi piego in avanti,premendomi le mani sulla pancia
e mi precipito nel cesso più comodo…come ha fatto Claudio..
Anzi forse sono proprio nel cesso dove era Claudio…
forse c’è ancora odore della sua diarrea…

Ma non ci bado,non ho tempo,non riesco a pensare a nulla,calo tutt’insieme
calzoni del pigiama e mutande,faccio per sedermi,ma…..
non ho abbassato la tavoletta…mi rialzo,l’abbasso,mi ri- siedo pesantemente,
con la pancia che mi scoppia e il buco del culo che mi fa male,
con l’acqua del clistere che sembra uscire dalle pieghe del buchino..
Si era proprio il bagno dove si è svuotato l’intestino
il mio compagno Claudio…
La tavoletta è ancora calda...
umidiccia di sudore del suo sedere per lo sforzo di svuotarsi.
L’umidiccio mi fa un po’ schifo,il calore mi fa piacere…
Claudio è un mio compagno,mi sta pure simpatico…va bene così,
usare lo stesso cesso dove anche lui ha appoggiato il culo…

Non riesco quasi ad aprire il buco del culo,tanto stringevo forte per trattenermi..
Ma ora…
è il momento di mollare…smollare…aprire…slargare…rilasciare…scaricare.
E infatti… anche il mio culo “si slarga” e “smolla” la cascata di liquido del clistere…
tutto quel boccione che mi hanno messo in culo e in pancia…ora lo svuoto qui..
Dal buco culo…cioè…da dove me l’hanno ficcato…

Ragazzi…per la prossima mezzora…non ci sono per nessuno….
non passatemi telefonate…
Sto su questo trono a dare il mio diarroico contributo
a questo mondo di merda…

Sento l’acqua calda del clistere sul mio buco del culo...almeno questo è piacevole…
Finita l’acqua del clistere e pochi stronzetti (c’e n’erano ancora…),
ricominciano i dolori di pancia,più forti di prima….dentro mi si muove tutto….
Aspetto,con l’acqua calda che mi sgocciola ancora dal buco del culo aperto.
Guardo fra le mie gambe dentro al WC,sotto al mio pisello:
è tutto pieno di schiuma bianca e densa,come di detersivo...
uscita… dal mio buco del culo…e dalla mia pancia…
mi stanno davvero lavando l’intestino….!!
Al culmine dei dolori e dei gorgoglii,finalmente…
Do libero sfogo alla mia diarrea….!!
Fra dolori,rumori e scorregge …
Scorregge tanto forti…da farmi arrossire anche le chiappe del culo….!!
Non solo le guance….!!


Le scorregge mi escono dal culo miste a spruzzi di diarrea

o gorgoglii di schiuma,prolungati,interminabili..
come se il mio culo facesse schiuma pura o bolle di sapone..
esattamente come avevo sentito gorgogliare le scorregge dal culo del mio compagno Claudio…
ci avevo capito giusto,anche senza saperlo….era la schiuma del clistere in pancia..
come ora è la mia pancia ad essere piena di schiuma…
 
Poi,pian,piano passa tutto…

Ragazzi…che dolori di pancia…e che diarrea….
non pensavo che potesse uscirmi dal culo tanta merda…!!
Come ho fatto tutta con quella diarrea
a non far straripare il WC…?
Qui in ospedale devono avere scarichi maggiorati….
Con tutti i clisteri che fanno…
e la diarrea che ti fanno fare..

Sembra finita...mi pulisco subito il culo che gocciola di roba liquida
e tiro subito l’acqua,per togliere questa puzza terribile e poi ripulirmi meglio,
con calma.
Io sono sempre stato maniaco della pulizia,qui non c’è bidet,
almeno lasciatemi strofinare con calma il mio culetto delicato…
che questa carta igienica da ospedale anche troppo ruvida per il mio sedere…
il mio culetto delicato che già mi brucia per la diarrea…
e forse non mi brucia solo per la diarrea…..
il WC era pieno di schiuma…
di tutto il sapone che avevo in pancia….
Tutta la schiuma che era nel vaso…
e che ora è uscita dal mio culo…
Sarà anche per quello che mi brucia il mio culetto…
Beh ora me lo pulisco con calma…


Riccardo….”che ha il pacco più grosso del mio”


Ho quasi finito di ripulirmi il mio culetto dolorante,sto tirando su mutande e pigiama,
quando sento qualcuno arrivare di corsa sospirando ed ansimando.
Sbatte violentemente contro la mia porta,trasalisco un attimo,poi sento:
“Ohh noo!!”

rifletto
“E’ Riccardo,gli hanno fatto il clistere anche a lui”
non credevo di essere rimasto in bagno tanto tempo.
Sento sbattere la porta del gabinetto a fianco…..sbattere la tavoletta del WC …
evidentemente Riccardo se ne è ricordato subito…
Schiocco dell’elastico del pigiama e delle mutande calati,
tra sospiri ed ansimare crescente….
Crescente…come il mal di pancia di Riccardo dopo il clistere…
Un tonfo…Riccardo si è seduto pesantemente sulla tavoletta….

“AAHH….!”
scroscio di liquido dal suo culo….
forti e ripetutti tonfi di tanti grossi stronzi
che cadono nel WC…
Da una parte mi fa schifo…dall’altra mi viene da ridere…

“Si vede che lui…
non è andato in bagno oggi pomeriggio dopo mangiato…
E magari nemmeno stamattina…nè ieri sera..
Il clistere gli ha fatto bene…era pieno…”
intanto Riccardo ha esaurito il liquido e gli stronzi stagnanti…
ed E’ entrato nella fase
“diarrea dal profondo dell’ intestino”…
I suoi odori si sovrappongono ai miei…
Esco dal gabinetto...col sorriso di “chi ci è già passato e se l’è lasciato alle spalle”
Per un istante penso di bussare alla porta di Riccardo e gridargli :
“Buon divertimento…!!Ora è il tuo turno..!
Scorreggia bene,non facciamo figure di merda….!!”

Ma sarebbe troppo sadico nei suoi confronti…
anche se forse ha il pisello più grosso del mio,il che mi ruga….
Torno in stanza con le mani premute sulla pancia ancora dolorante
e mi sdraio sul letto.
Claudio mi lancia uno sguardo serio ma non mi dice nulla :
lui è sempre un po’ scontroso di natura,anche se in fondo è simpatico.
Tiene anche lui le mani sulla pancia e sembra un po’ umiliato
,offeso da ciò che gli è toccato.
Riccardo ritorna nella stanza,si sta ancora riassettando i calzoni,
è rosso in viso,sudato e affaticato.

“E’ stato un cesareo…?!Hai scorreggiato bene…?!
Mi raccomando…che non possiamo fare figure di merda….!”
Sorrido…non potevo resistere alla tentazione di canzonarlo….
Claudio mi lancia un giornaletto in testa…
“Tu pensa al tuo culo…! Stronzo...!!”

Riccardo ancora frastornato per il clistere e lo svuotamento intestinale,mi urla :
“Succhiamelo…!!”
sollevandosi il pacco sotto il pigiama

“Dai..!!Tiratelo fuori che te lo succhio subito…!
Scommetto che adesso non ti tira nemmeno..”

Riccardo sorride…
“Stronzo che non sei altro…!!
Quando mi ripiglio te lo metto nel culo…
Così te lo faccio io un altro cristere…!”
Ridiamo tutti e tre…

“Secondo me…
te lo fanno a te un altro cristere prima di mandarti a casa…
se non vai in bagno..”
Gli dico ridendo…

“NOO…!!”
esclama Riccardo,senza incazzarsi ma con aria preoccupata…
forse è cosciente di essere stitico…quindi…
il secondo litro di acqua calda e schiumosa…
potrebbe davvero toccargli prima di tornare a casa…
Si incazza invece Claudio che mi ripete :
“Tu pensa al tuo culo…! Stronzo...!!”

“Beh…?!
Perchè io non l’ho preso nel culo come voi….?!”
Dico ridendo…
Ridiamo di nuovo tutti e tre,Claudio torna a riprendersi il giornaletto che mi ha tirato
e tutti e tre ci diamo un 5…
In fondo….siamo tutti e tre nella stessa merda…
solo che la nostra merda…oggi l’abbiamo svuotata tutta in bagno…
anzi….
c’è l’hanno fatta svuotare tutta in bagno….
con un tubo nel culo e….
un litro di schiuma calda in pancia per ciascuno…
Così…
”Non si fanno torti  a nessuno”…
Dopo un po’ Claudio si alza sospirando e sbuffando,
con un’espressione molto seria in viso:
“Raga io devo andare ancora in bagno...!Sento ancora l’acqua nel culo!
Spero che non sia più una diarrea come quella di prima..!”

Mentre se ne va gli guardo il culo coperto dal pigiama molle
che ne disegna i contorni.
Poi guardo Riccardo,che stava facendo lo stesso.
Si gira a guardarmi e gli dico con un espressione rassegnata:
“Lo shampoo all’intestino….il lavaggio intestinale… non è ancora finito”

“Ci verrà il bruciaculo a tutti e tre…!”
Risponde lui con aria preoccupata.
A me per ora non brucia……forse a lui...gli brucia di già….


Epilogo


Le mie previsioni scherzose e un po’ maligne si rivelarono esatte…
Riccardo non è mai andato di corpo dopo l’intervento per appendicite…
La mattina stessa in cui tutti e tre dovevamo essere dimessi,appena svegli,
arriva in camera l’infermiera :
“Riccardo devi fare il clistere!”

Riccardo è impietrito ma ha lo sguardo di chi…
sa di “aver fatto una marachella”…
o meglio..”non ha fatto la cacca”…
Ed ora “la purga”…gli tocca…
E sai CHE PURGA…!!
se gli fanno ancora tutto Quel mezzo boccione nel culo…!!
Per un attimo mi tornano alle orecchie i forti e ripetuti tonfi di stronzi grossi
che Riccardo ha mollato col primo clistere ….

Claudio gli rivolge uno sguardo di disgusto e commiserazione.
Io lo guardo col sorrisetto tipo
“Te l’avevo detto…!”…

Lui mi risponde ancora sollevandosi il pacco sotto il pigiama
e mostrandomi il dito medio..
Ma .segue l’infermiera,rassegnato al suo lubrico, schiumoso e... diarroico destino…!
Beh….Riccardo…per ora lo metteranno nel culo A TE…
Ma…mi piacerebbe molto farmelo mettere nel culo DA TE…
A dire il vero…anche da Claudio…lo “scontroso-simpatico”…

Io sono giusto nel letto in mezzo...
Mi metto a 90…
volto il culetto nudo prima verso l’uno e poi verso l’altro…
e…fate voi…
Mi fate tutti i clisteri di sborra che volete…
finchè non vi siete svuotati i testicoli..
Ma prima di mettermelo nel culo…
il vostro pisello lo voglio vedere….annusare…assaggiare…
Sono sicuro che….è buonissimo….

Peccato che ora….il vostro pisello è “spennato”….come anche il mio…
Ma questa è un'altra storia….
Una storia di pelo riccio,nero o biondo…
di pennello insaponato…e di rasoio….

2 commenti:

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  2. Questo racconto è spettacolare, ripercorre esattamente quelle esatte sensazioni! Ti andrebbe candidarlo al concorso sul forum?

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